Outbounds
Sono appena tornato da un’indimenticabile esperienza di due mesi a Natal, nella regione del Rio Grande do Norte, in Brasile, grazie al programma NGSE (New Generation Service Exchange). Questa esperienza ha lasciato un segno indelebile nella mia vita, arricchendola di nuove prospettive, amicizie e conoscenze.
Introduzione a Natal
Il mio viaggio è iniziato con l’arrivo a Natal, una città costiera adagiata sulle rive dell’Atlantico. Questa terra, con le sue spiagge mozzafiato e le sue vibranti tradizioni culturali, ha immediatamente catturato la mia attenzione. Durante il mio soggiorno, ho avuto l’opportunità di esplorare a fondo la città, scoprendo gemme nascoste e punti di riferimento iconici.
Un’esperienza professionale e di apprendimento
Una parte significativa della mia esperienza è stata dedicata alla mia professione. Ho visitato tre cliniche private, ognuna con un approccio unico alle cure mediche. Queste visite hanno ampliato le mie conoscenze e mi hanno permesso di osservare le pratiche mediche in un contesto diverso.
Inoltre, ho avuto la possibilità di entrare in contatto con l’istruzione superiore in Brasile visitando due università, una pubblica e una privata. Queste istituzioni mi hanno aperto le porte della ricerca e dell’istruzione superiore nel Paese, ampliando la mia prospettiva di apprendimento accademico.
Volontariato e umanità
Una delle esperienze più significative è stato il mio coinvolgimento nel volontariato presso un centro di sostegno per bambini malati di cancro. Questi bambini, con il loro coraggio e la loro forza, mi hanno insegnato lezioni preziose sulla resilienza umana. Il tempo trascorso con loro è stato toccante e mi ha lasciato un profondo senso di gratitudine.
Amicizie e famiglia brasiliana
Ma ciò che ha reso davvero speciale questa esperienza sono state le persone che ho incontrato lungo il cammino. Ho avuto la fortuna di essere accolto e sostenuto dal Rotary Club di Natal Portiguar, un gruppo di persone straordinarie che mi ha fatto sentire a casa. Queste persone, con la loro generosità e il loro calore, sono diventate una seconda famiglia per me.
Cultura e divertimento brasiliano
L’energia e la vivacità della cultura brasiliana sono contagiose. Mi sono immersa nella cultura locale, partecipando alle feste tradizionali, ballando al ritmo della samba e assaporando le delizie culinarie. La gioia di vivere in Brasile è palpabile in ogni angolo della città e ho imparato ad abbracciare pienamente ogni momento.
Il portoghese, una lingua di connessione
Una delle sfide più affascinanti di questo viaggio è stata l’apprendimento della lingua portoghese. La lingua è una finestra sulla cultura e il portoghese è stato il mio passaporto per una comprensione più profonda del Brasile. Grazie alla lingua, ho potuto stabilire legami più significativi con la popolazione locale e immergermi completamente nella cultura.
Un mondo di diversità e connessioni
Questa esperienza mi ha insegnato che, nonostante le differenze culturali e linguistiche, il cuore umano è universalmente legato dalla compassione e dalla connessione. Ho scoperto che si possono creare legami profondi in qualsiasi parte del mondo e che le esperienze di vita possono essere un ponte verso una più ampia comprensione globale.
In conclusione, i miei due mesi in Brasile, grazie al programma NGSE, sono stati un capitolo indimenticabile della mia vita. Ho imparato, sono cresciuta e ho stretto amicizie durature. Questa esperienza mi ha aperto gli occhi sulla bellezza della diversità culturale e sulla forza dell’umanità. Il Brasile occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore come fonte di crescita, di apprendimento e di amore”.
Andrea
Ciao a tutti! Sono Andrea Marchionni e ho 26 anni. Lavoro nel settore del turismo e sono entusiasta di far parte del programma NGSE (New Generation Service Exchange) per espandere le mie conoscenze ed esperienze in questo affascinante campo.
Volevo condividere con voi che il mio viaggio finora è stato assolutamente meraviglioso! Sono rimasto sorpreso e incredibilmente felice di ricevere un’accoglienza così calorosa. Sorprendentemente, la barriera linguistica è stata superata in pochissimo tempo, permettendomi di comunicare facilmente con la mia nuova famiglia ospitante. Mi hanno subito coinvolto nelle loro bellissime attività e hanno fatto in modo che non mi mancasse nulla. Sono davvero grato di aver intrapreso questa straordinaria avventura!
Ora voglio parlarvi del programma organizzato che mi permette di visitare e conoscere la meravigliosa terra del Brasile e conoscere la sua cultura del lavoro. Il mio viaggio è iniziato nella città di Cruzeiro, vicino a San Paolo, dove ho avuto l’opportunità di immergermi nella cultura locale e scoprire la bellezza del luogo.
Successivamente, mi dirigerò a Rio de Janeiro, una città vivace ed energica, dove avrò il privilegio di ammirare le famose spiagge di Copacabana e Ipanema ed esplorare monumenti iconici come la statua del Cristo Redentore e il Pan di Zucchero.
Successivamente mi dirigerò verso Ilhabela, un’isola paradisiaca al largo della costa di San Paolo. Sono davvero entusiasta di scoprire le sue bellissime spiagge e di immergermi nella sua cultura unica.
Sono davvero grato per questa straordinaria avventura e per tutte le opportunità che si stanno aprendo per me. Continuerò a condividere le mie esperienze e spero di imparare e crescere ancora di più durante il mio tempo qui.
Un grande ringraziamento al Distretto 2080 e al Distretto brasiliano per il loro sostegno e per avermi dato l’opportunità di condividere la mia esperienza con tutti voi.
Inbounds
🇮🇹 Il mio nome Thobias sono in questo momento in Sardegna, Italia Distretto 2080 grazie all’NGSE!
Vi racconterò qualcosa di me!
Sono Estefanía Jaen Frank, una giornalista argentina di 24 anni che è venuta in Italia per tre mesi per vivere l’esperienza del New Generation Service Exchange (NGSE). In primo luogo, ho vissuto per tre settimane a Cagliari, in Sardegna, dove mi occupo di SardiniaPost, un giornale locale.
Fin dal mio arrivo, mi sono sentito accompagnato dai Rotariani, che mi hanno accolto all’aeroporto. Poi, mi hanno aiutato e guidato per organizzare la mia vita in Italia. Sottolineo la cordialità e la generosità delle persone.
Quando è arrivata la proposta di fare uno scambio NGSE, i Rotariani del mio distretto mi hanno chiesto in quale parte d’Italia avrei voluto stare, e io ho risposto che non importava, perché capisco che fare uno scambio significa avere una mentalità aperta. Ora sono felicissima perché vivrò un’esperienza di tre mesi in diverse parti del Paese.
Nelle prossime settimane sarò volontaria per Cáritas, alla mensa e a un servizio di ascolto per persone che hanno bisogno di una guida e di compagnia. Sono entusiasta di entrambe le opportunità perché mi renderanno partecipe di situazioni che non possiamo ignorare nella nostra società.
Inoltre, credo davvero che imparare l’italiano prima di venire mi abbia aiutato a integrarmi più velocemente nella comunità, con la mia famiglia ospitante e con tutte le persone che hanno reso possibile questo scambio. Diverse volte ho avuto bisogno di chiedere indicazioni o suggerimenti che ho trovato più facili da comunicare. Tutti a Cagliari sono pronti ad aiutarti. Mi piace molto quando le persone dicono “Figurati!” dopo aver detto “Grazie”.
Grazie mille al Distretto 2080 e alla Commissione NGSE per avermi dato questa incredibile opportunità che ho sognato a lungo.
Esplorando Roma con NGSE: tra architettura, arte e pizza
Avevo sempre sognato di vivere un’esperienza unica e smolante all’estero, e la mia avventura con
NGSE a Roma, Italia, ha superato tute le aspetave. La mia residenza presso una vivace famiglia
romana con tre figli, un cane e due ga ha reso il mio soggiorno ancor più speciale.
Il mio primo incarico è stato presso lo studio di Alio Virgilio, un architeto specializzato nel restauro.
Le sue storie sul patrimonio architetonico di Roma hanno reso le mie giornate ancora più
interessan. Insieme ad Alio, ho visitato numerosi caneri, partecipato a valutazioni di
appartamen, eseguito calcoli staci e lavorato su disegni al computer. Non mancavano mai occasioni
per rilassarci davan a una buona tazza di caffè nei pitoreschi bar romani.
Poi, ho avuto l’opportunità di fare danni nello studio di Roberto Tripi, specializzato in interior design.
Il mio ruolo prevedeva la creazione di modelli 3D, contribuendo con idee innovave durante le
riunioni del team. Il pranzo, spesso a base di pizza, diventava un momento di condivisione e allegria
con i miei colleghi.
Oltre a lavorare, ho avuto la fortuna di esplorare Roma, una cità che urla cultura e arte da ogni
angolo. Ho visitato un sacco di monumen storici, e la ciliegina sulla torta è stata la visita ai Musei
Vacani con la mia famiglia ospitante. Opere d’arte pazzesche e storie che portano in un viaggio
atraverso i secoli.
Durante il mio soggiorno, ho avuto l’opportunità di partecipare a riunioni del Rotary e scoprire il
progeto “prendi cura di me”, dove donne detenute si formano come addestratrici di cani, lavorando
con gli affetuosi cani dei Rotariani. Inoltre, ho dedicato del tempo ad azioni di volontariato,
preparando panini per i senzateto nella Cità del Vacano e vendendo cuori di cioccolato per
Telethon in Piazza del Popolo.
Un momento davvero speciale è stato il piano del Rotary Club Centenario per celebrare la Festa di San
Nicola, una tradizione tedesca in cui abbiamo preparato bisco beneficando un’opera di carità. La
collaborazione con la mia famiglia ospitante e altri membri del Rotary ha reso quell’evento molto
divertente.
La mia famiglia ospitante è stata fondamentale nel mio apprendimento della lingua italiana,
incoraggiandomi a pracare durante la cena. Inoltre, il contato con i colleghi di lavoro e i locali
durante le esplorazioni della cità ha contribuito a migliorare la mia confidenza nella lingua.
In conclusione, il mio tempo a Roma con NGSE non solo mi ha fornito competenze professionali
significave e ricordi culturali indelebili, ma mi ha anche regalato l’opportunità di imparare l’italiano
in un ambiente autenco e smolante. Desidero esprimere la mia gratudine a tu coloro che hanno
reso possibile questa straordinaria avventura. Non vedo l’ora di tornare in Italia e a Roma in futuro,
per rivivere bei ricordi e rivedere vecchi amici.
Di Melina Krach
Saluti di Estefania e Melina al Seminario distrettuale Nuove Generazioni – Roma 2023-11-15
Sono Estefania Jaen Frank, ho 24 anni e vengo dall’Argentina . Ringrazio il Distretto 2080,
la sua governatrice, Maria Carla Ciccioriccio; il Rotary Club Cagliari Est per accogliermi in
Sardegna; i Rotary Club Latina, Rotary Club Latina San Marco e a Rotary Club Terracina Fondi
per ospitarmi a Latina; il coordinatore di NGSE, Luciano Di Martino e le famiglie che mi hanno
aperto le porte delle loro case.
Quando mi sono laureata in giornalismo l’aprile scorso, sapevo già che volevo fare un'esperienza
professionale all'estero. Contemporaneamente studiavo l'italiano per piacere. In questo modo, ho
pensato che sarebbe interessante combinare la professione e la lingua.
I rappresentanti di NGSE del mio distretto 4945 (Argentina-Uruguai) mi hanno chiesto se avevo
una preferenza per quanto riguarda il luogo dove svolgere lo scambio in Italia. Subito ho risposto
"no", perché capisco che l'essenza di questa esperienza significa essere aperta alle proposte di
luoghi e culture.
Oggi sono contenta di avere risposto in quel modo perché mi trovo facendo uno scambio
distribuito tra Cagliari, Latina e Terracina (Lazio) per cinque settimane. In quest'ultima regione
farò un'esperienza presso LazioTv.
Per quanto riguarda la Sardegna, inel primo luogo dove sono arrivata, Monserrato (Cagliari) mi
sono subito sentita come a casa: l’amabilità della gente e l'uguaglianza con il clima della
provincia dove abito in Argentina. Quando uscivo le prime volte mi perdevo spesso perché la
distribuzione delle strade è diversa da quella a cui sono abituata.
In più, Cagliari ha diverse proposte per conoscerla: spiaggia, mare blu, musei, locali e soprattutto
per il cibo sardo. Senza dubbio l'immersione in questa terra è stata caratterizzata per la cultura
storica ma anche gastronomica. Lascio la Sardegna conoscendo nuovi formaggi, pani e dolci, tipi
di carne e di pesci ma anche di pasta. Qualcuno mi ha detto che in Italia si mangia benissimo e
aveva ragione.
Un'altra caratteristica notevole sono le persone. Esiste una disposizione ad aiutare e dopo di dire
“di niente”. Oltretutto, i rotariani mi hanno accolto gentilmente e mi hanno dato la possibilità di
condividere la mia esperienza durante un meeting del club
Per quanto riguarda la parte professionale, nelle tre settimane trascorse a Cagliari sono stata
impegnata presso il SardiniaPost, un giornale regionale online dove ho potuto pubblicare le mie
esperienze in Sardegna tramite un blog. In più, ho imparato come si svolge il giornalismo in Italia
e sono riuscita a procurarmi delle proprie tecniche della professione.
Contestualmente, sono stata volontaria alla Caritas in due servizi: al Centro d'Ascolto per
Stranieri Kepos e alla Mensa. In entrambi gli spazi ho conosciuto persone gentili che capiscono
che la volontà e l'attenzione può cambiare la giornata ad un'altra persona. Dedicare il tempo e
procurare spazi dove poter incoraggiare la propria indipendenza è fondamentale nelle nostre
società. Soprattutto quando si tratta di persone in difficoltà che hanno trovato in Italia un luogo
dove ricominciare.
Come creatori di speranza dobbiamo assumerci responsabilità nel perseguimento d'aiutare chi
ha bisogno. I modi sono tanti ma la grande notizia è che lo possiamo fare come rotariani,
professionali, volontari ma soprattutto come persone. La speranza la creiamo noi ogni giorno e
ringrazio Rotary per darmi la possibilità anche a me.